Sonetto
56
Risveglia la tua forza,
dolce amore,
Non far che ciò che senti sia più idiota,
Della tua voglia che sveglia l'ardore
Ch'oggi è sfamata, ma diviene vuota.
Così rimani, amore, anche se oggi
Gli occhi addormenti sazi e non vogliosi,
Riaprili e fa che sull'amore poggi
Lo sguardo che la voglia appagare osi
Simile al mare è questo momento
Che divide due dolci innamorati
Dove si recano col cuor contento
A ritrovarsi ove si sono amati.
È come il grande inverno tempestoso
Che fa l'arrivo estivo assai gioioso.
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Sonetto 57
Essendo schiavo tuo che potrei
fare
Se non servire le tue volontà?
Non è prezioso il tempo che ho da usare
Nei servigi che poi lui chiederà.
E non mi pento dei tempi passati
Contando il tempo mentre che ti aspetto,
L'attesa non ha toni esasperati
Da quando a chi ti serve hai detto addio.
Né oso al mio pensiero domandare
Dove sei e cosa fai in questo momento
Ed io imprigionato sto a pensare
Quanto rendi chi è vicino contento.
L'amore è stupido e in ogni piacere
Non crede al male che tu fai avere.
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