Sonetto
48
Sono prudente prima di
partire,
Nel metter sotto chiave ogni quisquiglia
Così che le trovassi al mio servire
Lontane da villani mille miglia.
Tu sei più bello dei più bei gioielli,
Mio bel pensiero mio grande dolore,
Felicità dei pensieri più belli
Rimasto preda d'ogni cacciatore.
Non t'ho rinchiuso mai in nessun forziere,
Se non dove non sei, s'anche ti sento,
Nella cerchia ristretta del piacere
Nel quale vieni e vai secondo il vento.
E lì temo anche tu mi sia rubato
Ch'è tradita onestà pel risultato.
|
Sonetto
49
Per quel giorno, se mai verrà
quel giorno,
In cui vedrò accigliarti ai miei difetti
E chiuderà il tuo amore il conto intorno
Spinto da torme di pensieri eletti:
Quel giorno in cui m'incontrerai straniero
Senza volgermi il sole dei tuoi occhi
E l'amore, mutato il suo sentiero,
Troverà alle ragioni nuovi sbocchi,
Per quel giorno dovrò cercar riparo
Solo nella coscienza delle azioni
Ed alzerò la mano in modo chiaro
Per parar, se addurrai le tue ragioni.
Per lasciarmi hai la forza del diritto,
Per farmi amare invece niente è scritto.
|