Sonetto
43
Vedo meglio quando i miei
occhi ho chiusi,
di giorno vedono cose noiose,
ma quando sogno ti guardano illusi
nel buio e sono luci luminose.
La tua, che fa ogni altra ombra più brillante,
e che forma divina prende e assume
con la tua luce che è così irraggiante
che quando ho gli occhi chiusi vedo un lume.
Come ammirandoti nel tuo splendore
gli occhi miei sono felici, ripeto,
la tua ombra nella nottata che muore
è la vita nel sonno beato e lieto.
Se non ti vedo, il buio vien di giorno,
se ti sogno nel buio, al dì ritorno.
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Sonetto
44
Questo mio corpo se potesse
andare
Come pensiero sciolto dall'umano,
Come un uccello imprenderei a volare
Andando là dove tu sei lontano.
Se mi trovassi in terre assai lontane
Raggiungerei il tuo viso coi pensieri
Attraversando le terre più strane
Pensando solo un attimo dove eri.
In me c'è la tristezza che mi uccide,
Il mio corpo n on può volare via,
Fermato dal mio corpo che decide
Aspetterò che arrivi l'ora mia.
Soltanto lacrime e tristi momenti
Sono ricordi di giorni dolenti.
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