Ti
Adoro
T'adoro al pari della volta notturna,
o vaso di tristezza, o grande taciturna!
E tanto più t'amo quanto più mi fuggi,
o bella, e sembri, ornamento delle mie notti,
ironicamente accumulare la distanza
che separa le mie braccia dalle azzurrità infinite.
Mi porto all'attacco, m'arrampico all'assalto
come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo,
fiera implacabile e cruda, sino la freddezza
che ti fa più bella ai miei occhi.
Tramonto
Romantico
Com'e' bello il sole quando fresco si leva
lanciando il suo buongiorno come un'esplosione!
Fortunato colui che con amore
puo' salutarne il tramonto piu' glorioso di un sogno!
Ricordo... ho visto tutto, fiore, sorgente, solco
goder sotto il suo occhio come un cuore che palpita.
Corriamo, presto, e' tardi, la' verso l'orizzonte
per riuscire a coglierne almeno un raggio obliquo!
Ma io inseguivo invano il Dio che si ritira:
la Notte, irresistibile, instaura il suo impero.
Funesta, umida, nera, tutta piena di birvidi.
Un odore di tomba si sparge nelle tenebre;
il mio piede pauroso sul bordo del pantano
va schiacciano lumache fredde e rospi imprevisti.
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Quando passa
Quando passa con vesti ondose e iridescenti,
a una grazia di danza informa ogni movenza,
quasi, in cima a un bastone, quei sinuosi serpenti
che i giocolieri sacri agitano in cadenza.
Come la sabbia e il cielo dei deserti roventi,
sordi entrambi a ogni voce d'umana sofferenza,
come il giuoco dell'onda nel viluppo dei venti,
ella si stende e snoda con piena indifferenza.
I suoi limpidi occhi sono pietre stupende,
e nella sua natura allegorica e strana,
dove l'antica sfinge un cherubo asseconda,
fra l'acciaio e i diamanti, l'oro e la luce, splende
d'un eterno splendore, come una stella vana,
la fredda maestà della donna infeconda.
Ti dono questi versi
Ti dono questi versi, perché se un giorno il mio
nome approderà felicemente alle epoche lontane e
farà sognare qualche sera i cervelli degli uomini,
vascello assecondato da un gran vento,
il ricordo di te, pari alle vaghe favole,
affatichi il lettore come un timpano,
e resti appeso come un fraterno
e mistico anello alle mie rime altere;
essere maledetto cui, dagli abissi profondi
sino al più alto dei cieli, nulla all'infuori di me risponde!
O tu, che come un'ombra dall'effimera orma,
calpesti con piede leggero e sguardo sereno gli stupidi mortali
che t'hanno giudicato amara, statua dagli occhi metallici,
grande angelo dalla bronzea fronte!
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