Vedi a levante, che
la bella aurora
sorge dal fuoco,
quando l’occhio
basso
di tanta maestà gode,
e l’onora
servendo del suo
sguardo il sacro
passo.
E ascende il colle
ripido dei cieli
come al meriggio
d’una età più piena:
gli occhi mortali
adorano, fedeli,
avvinti al cerchio
aureo di sua lena.
Quando dal sommo
muoverà spossata,
debole vecchia in
bilico sul giorno,
l’occhio devoto l’avrà
abbandonata
al suo cammino, per
guardarsi intorno.
Al tuo meriggio,
pure, segue il
limbo:
presto è l’oblio per
chi non lascia un
bimbo.