Guarda lo specchio:
al volto ch’è
riflesso
di’ che a un secondo
volto doni il vanto.
Se la tua grazia non
rinnovi adesso,
dài frode al mondo,
ad una madre il
pianto.
Donna non è sì bella
che il suo seno
fiero disdegni il
seme dell’amato,
né uomo che l’orgoglio
senza freno
d’amor di sé, d’un
figlio abbia privato.
Specchio a tua
madre, tu di sua
bellezza
il vago aprile nel
tuo viso porta.
Sia dolce, ai vetri
spessi di vecchiezza,
l’età dell’oro, fra
le rughe scorta.
Ma se vivrai senza
lasciar memoria,
morirà solitaria la
tua gloria