Tempo vorace, al
leone gli artigli
spunta, alla terra
rimanda giù i figli,
strappa le zanne
alla tigre feroce
e brucia nel suo
sangue la Fenice.
Stagioni alterna di
gioie e di dolori:
fai che ti pare,
tempo piè-veloce,
al mondo intero e ai
suoi brevi piaceri.
Io ti vieto, però,
di profanare
coi tuoi solchi la
fronte del mio amore
o incidere a penna
il suo bel volto:
nella tua fuga
intatto fallo andare
modello di bellezza
ad altri ancora.
Continua pure i
giochi tuoi perversi,
che amore vive
eterno nei miei
versi.
[traduzione
di Rocco Minerva]