Se tu restassi tua!
ma ti possiedi
soltanto per il
lasso di una vita.
Contro la fine
appronta i tuoi
rimedi,
affida ad altri la
forma squisita.
Né mai decada il
patto che ti presta
questa bellezza, sì
che dopo morta
ritorni a possedere
quel che resta
di te, per quella
prole che ti porta.
Tanta dimora chi
vorrebbe persa,
che per durare
chiede un buon
governo
contro il vento
d’inverno che
riversa
dentro lande di
rabbia un gelo
eterno?
Pròdigo scialo,
amore, niente più.
Avesti madre: sii
madre anche tu.