Da quando ti ho lasciato il mio occhio è nella mente,
E l'occhio che mi guida mentre vado in giro
Abbandona il suo ruolo: è in parte cieco,
Sembra vedere, ma in realtà è assente:
Al cuore non trasmette più nessuna forma
D'uccello, di fiore... nessuna forma che il cuore possa afferrare;
L'occhio afferra ma non spartisce con la mente,
Né trattiene in sé l'immagine che ottiene;
Che veda la più brutta o più gentil visione,
Il viso più dolce o quello più deforme,
Il monte o il mare, la notte o il giorno,
Il corvo o la colomba...a tutti dà i tuoi tratti.
Incapace di contenere altro, colma di Te,
La mia mente più vera rende falso ciò che vedo.